Onorevoli Colleghi! - Nei centri storici delle città italiane si registrano gravi situazioni di emergenza abitativa, con rischio di ulteriore impoverimento dei livelli di residenzialità. In questa situazione, una consistente quota del patrimonio residenziale privato rimane vuota ed inutilizzata dal punto di vista abitativo, con il rischio di un ulteriore degrado urbano.
      Si calcola che, solo nei grandi centri storici delle città italiane, gli alloggi vuoti e in stato di degrado siano almeno 600.000: di questi, 5.000 sono ubicati nel centro storico di Venezia e oltre 50.000 nella sola città di Roma. Porzioni consistenti del patrimonio residenziale privato non utilizzato si registrano anche a Firenze, Genova e Pisa.
      A questo punto, si ritiene utile un provvedimento che obblighi e acceleri l'iter amministrativo per il recupero degli alloggi vuoti ed inutilizzati e per il loro inserimento nel mercato delle locazioni.
      La presente proposta di legge è composta da otto articoli.
      L'articolo 1 individua, quali luoghi di maggiore sofferenza, i centri storici delle città con popolazione superiore a 100.000 abitanti ovvero i comuni capoluogo di provincia, nei quali sono consentiti (articolo 2) progetti di recupero di singoli edifici residenziali o di loro porzioni, i cui proprietari

 

Pag. 2

(articolo 3) non abbiano ancora chiesto la concessione o l'autorizzazione al restauro, alla ristrutturazione o alla manutenzione ovvero siano decaduti dalle medesime o siano inadempienti rispetto agli obblighi ed ai termini previsti da eventuali piani di recupero di iniziativa pubblica.
      Gli articoli da 4 a 6 stabiliscono l'iter di attivazione delle istituzioni locali e le modalità politico-amministrative relative ai progetti di recupero urbano.
      Particolare importanza riveste l'articolo 7, perché stabilisce l'intervento dell'ente locale comunale mediante occupazione temporanea, nel caso in cui i proprietari non ottemperino ai provvedimenti prescritti. L'occupazione temporanea prevista è stabilita per una durata che consenta al comune di eseguire l'intervento e di recuperare il costo sostenuto e gli eventuali oneri e spese.
      L'articolo 8 prevede la possibilità per il proprietario di ricorrere al tribunale amministrativo regionale competente contro il progetto di recupero e l'eventuale provvedimento di occupazione comunale.
 

Pag. 3